Le dieci regole del fotovoltaico

Le dieci regole del fotovoltaico

Installare un impianto fotovoltaico completo, magari con accumulo, configurarlo e metterlo in funzione è un’operazione piuttosto semplice per chi opera nel settore. Troppo spesso però capita che il cliente non sia soddisfatto delle performance in bolletta e questo per un motivo su tutti: troppi operatori sono focalizzati sulla vendita della merce piuttosto che sulla vendita dei risultati. Chi vende impianti fotovoltaici, infatti, fa il suo guadagno esclusivamente dalla vendita della merce e del servizio d’installazione, a prescindere dai risultati che gli impianti offrono al cliente.

Quindi bisogna scegliere un fornitore/installatore serio e professionale, con alle spalle numerose precedenti installazioni, che possa quindi dimostrare di aver ottenuto risultati soddisfacenti ai propri clienti. Un suggerimento che possiamo dare è quello di prestare molta attenzione, in fase di sopralluogo e preventivo, ai criteri di analisi della casa e farsi preventivare anche i risultati che l’impianto suggerito potrà raggiungere.

In particolare l’installatore dovrà attentamente analizzare le ombre proiettate sul tetto della casa in tutte le stagioni dell’anno e in tutte le fasce orarie. Un tetto ombreggiato è un tetto che produce poca energia. Si dovrà scegliere il posizionamento dei pannelli sempre sulle falde del tetto meglio esposte a sud. Per ottimizzare la produzione d’energia d’inverno, meglio un pannello ragionevolmente inclinato piuttosto che uno troppo “sdraiato” e poco inclinato, perché quando il sole è basso e il cielo più nuvoloso occorre intercettare nel miglior modo possibile i raggi del sole, altrimenti la produzione energetica invernale risulta insufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico della casa.

La scelta dei pannelli è importante: andare al risparmio, alla lunga, non porta alcuna economia. La garanzia dei pannelli deve essere di 25 anni e la produzione deve essere garantita per 30 anni. In tal caso si può contare su una durata totale anche di 40 anni. Il più delle volte è necessario installare gli ottimizzatori, in modo tale che l’efficienza dell’impianto fotovoltaico sia massimizzata in tutti gli scenari climatici e contingenti.

È molto importante anche la scelta dell’inverter che deve essere di qualità, di alta efficienza, per evitare inutili dispersioni e con una garanzia lunga negli anni, suggeriamo 10 anni, così da contare su una durata di circa 15 anni.

Fondamentale l’accumulo elettrico di energia. Il miglior sistema in commercio è senza dubbio il Powerwall Tesla, per costi, prestazioni e garanzia (10 anni), che possono durare anche 15 anni con un’efficienza accettabile. Nella maggior parte dei casi, ogni 5 kWp di pannelli fotovoltaici è necessario almeno un Powerwall per due ragioni in particolari: 1) la potenza di picco che il Powerwall riesce a immagazzinare ed erogare. Se i pannelli producono al massimo 5kW, l’accumulo deve essere in grado di accumularli, altrimenti nei momenti di maggior soleggiamento e quando la casa consuma poco, si rischia di dover cedere il surplus energetico alla rete, che è sempre meno conveniente che accumulare. 2) la capacità di accumulo deve essere proporzionale alla quantità di energia prodotta. Su un impianto da 5kWp ben esposto a sud, d’estate vengono prodotti all’incirca 25 kWh al giorno, supponendo che la la casa durante le ore di sole consumi 15kWh, l’avanzo di 10 kWh viene immagazzinato nel Powerwall ed utilizzato quando il sole non c’è. Ogni Tesla Powerwall è capace di accumulare fino a 13,5 kWh.

Se la casa è ben coibentata ed ha un’alta classe energetica, è consigliabile il distacco totale dalla rete del gas con un impianto termico elettrico a pompa di calore a bassa temperatura (PDC) e una piastra a induzione elettromagnetica in cucina. La scelta della pompa di calore è cruciale, pagare meno, vuol dire spendere di più nel tempo. Anche in questo caso la pompa di calore deve essere garantita 10 anni, avere un’alta efficienza e un eventuale contratto di manutenzione conveniente. La pompa di calore può produrre anche acqua calda sanitaria (ACS). In tal caso è consigliata anche una lavatrice e lavastoviglie bitermiche.

Attenzione però, se la casa è “tutta elettrica” – anche per il riscaldamento e l’acqua calda – nella maggior parte dei casi, per l’indipendenza energetica, occorrerà un impianto fotovoltaico importante e quindi più di 1 accumulatore Powerwall. Qualora si desiderasse anche ricaricare a bollette zero le proprie auto elettriche, oltre che alimentare e climatizzare la propria casa, è piuttosto raro e comunque il più delle volte sconveniente riuscirlo a fare con una casa già esistente, se non demolendo e ricostruendo. E’ suggerito richiedere la progettazione di una casa Energy Plus realizzata ad hoc, ad altissima efficienza, di base almeno nZEB, con sistema VMC (Ventilazione Meccanica Controllata, con recupero del calore) e con un tetto capace di ospitare almeno 20kWp di pannelli fotovoltaici, tutti esposti in maniera ottimale, su di un tetto di almeno 100mq completamente esposto a sud, ben inclinato e perfettamente orientato.

Riassumiamo i “dieci comandamenti” del fotovoltaico:

  1. Preventivare il rendimento dell’impianto
  2. Orientamento e posizionamento dei pannelli
  3. Scegliere i pannelli più efficienti, anche se più cari
  4. Controllare le garanzie
  5. Installare gli ottimizzatori
  6. Scegliere inverter di qualità
  7. Installare una batteria di accumulo proporzionata ai pannelli
  8. Sfruttare l’energia: installare riscaldamento a pompa di calore
  9. Tenere puliti i pannelli, se necessario
  10. Se la casa è da costruire, farsi fare un progetto ad hoc Energy Plus

 

Articolo di Pierpaolo Zampini – https://www.teslaclubnews.com/ – Link articolo >> http://bit.ly/2Tj6ADo

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